Roberto Riccardi

Mi è sempre piaciuto scrivere, molte cose purtroppo le ho perse. Voglio sperimentare la scrittura di testi per canzoni, in italiano o inglese. Ho una certa sensibilità artistica (ho insegnato Arte e Immagine per diverso tempo e ho avuto un'agenzia di grafica sino al 2014) e una buona creatività. Quando facevo dei laboratori teatrali a Cagliari, scrivevo tante cose e il regista un giorno mentre leggevo mi disse: sei una buona penna, ma non lo sai. La cosa che mi dispiace di più è aver scritto una sorta di poesia intitolata "Vento", molto breve, che piaceva tanto prima di tutto a me, ma non avendola più da parecchi anni l'ho dimenticata, anche se ogni tanto provo a riacchiapparla. Purtroppo il mio PC nel 2014 è andato in fumo. Ho pubblicato una sola cosa che è ancora viva, mi venne in mente tornando a casa a piedi, attraversando viale Marconi a Cagliari e proseguendo per Pirri.

"Mi piacciono quei giorni in cui non è solo rumore,
le voci sono proprio voci e le parole, parole.
Quei dieci secondi in cui uno stormo si alza nero
in volo e non è più periferia.
Quei momenti in cui riesco a guardare qualcosa
e non vederla ferma.
Quegli attimi di silenzio pieno,
come una carezza e un soffio.
Mi piacciono quei giorni
in cui un colore, prima non c'era.
Quei giorni in cui ti metti lì
a ricordare il presente".

Roberto