Enrico Cossetta

Enrico Cossetta nasce a Pietra Ligure (SV) il 20 giugno 1996.

Spinto dal padre all'ascolto di classica, jazz e rock, mostra fin dalla tenera età un forte e spiccato interesse per la musica, in tutte le sue molteplici manifestazioni; interesse che nell'estate 2010 si trasforma in passione vera e propria, dopo essere stato folgorato dal carisma e dal genio creativo di Freddie Mercury e Jaco Pastorius, quest'ultimo responsabile della sua fascinazione verso il magico mondo delle frequenze basse.

Il desiderio di voler comporre ed eseguire brani inediti è immediato e, dopo aver suonato in diverse formazioni scolastiche, nell'ottobre 2013 entra a far parte del gruppo savonese indie/alternative rock "Dirty Dreams", con il quale, in parallelo all'attività live, nell'agosto 2014 realizza una demo di 3 tracce originali, presso lo studio di registrazione del noto cantante genovese degli anni '70 Michele Maisano.

Terminati gli studi liceali, la band si scioglie a causa di motivi di natura logistica ed Enrico si iscrive al CPM Music Institute di Milano, dove si diploma nell'estate del 2020, sotto la guida di Maestri d'eccellenza, quali: Dino D'Autorio, Paolo Maria Jannacci, Flaviano Cuffari e Giuliano Lecis.

Nel gennaio 2018 entra a far parte, in seguito a provino, del noto gruppo shoegaze torinese "The Yellow Traffic Light", con cui intraprende un tour in Francia e Svizzera, e partecipa al "SXSW", festival musicale e cinematografico che si tiene annualmente ad Austin (TX) ed è annoverato tra i più importanti del panorama americano. Tornata in Italia, la band prosegue nell'attività live, promuovendo il proprio disco d'esordio "Worlds Within Walls" e registrando un sold-out in occasione del release party dello stesso, pubblicato e distribuito dall'etichetta discografica italo-americana "WWNBB Collective", fino allo scioglimento avvenuto ad agosto 2018, in seguito a divergenze professionali.

Attualmente è docente di basso elettrico presso la Società Filarmonica di Finalborgo (SV).

La sua visione della musica si riassume nella massima di Arturo Benedetti Michelangeli, uno dei più grandi pianisti del Novecento: "La musica è un diritto, ma soltanto per colui che la merita!"