Gae Campana Band

Scrivere canzoni è un’esperienza bellissima perché scopri di saper dare forma ad un mondo che è dentro ognuno; scopri di saper dare voce ai pensieri di tanti che, ascoltando le tue canzoni, si immedesimano e, in qualche modo, si sentono meno soli proprio perché si vedono rappresentati, trovano un portavoce dei propri sogni che rimangono spesso taciuti nella vita di tutti i giorni. Purtroppo a volte l’orgoglio di avere questo dono vacilla di fronte alla necessità di confrontarsi col mondo reale che chiede concretezza, chiede di schierarsi, chiede la sintesi e così, spesso, allontana.

Ecco la minaccia reale per un artista, il vero mostro, è questo dover produrre a tutti i costi ..il trucco forse sta nell'imparare ad essere dei funamboli formidabili!

Campana Band è una formazione musicale abruzzese al suo terzo lavoro discografico, intitolato “Not In My Name” uscito il 7 marzo 2019.

  Il Cd

Il suono porta sicuramente in area Pop/rock ma, come per i precedenti lavori, non c’è una scelta ben definita di genere, c’è piuttosto uno stile ben riconoscibile che a nostro avviso è il punto di forza della band.

Se col primo disco il suono era elettronico e con “Mondo Matrioska” le suggestioni erano acustiche, ora ci si affaccia in area elettrica.  

Il gruppo ha puntato molto alla ricerca di arrangiamenti meticolosi e di testi accurati. C'è, di fondo, l’intenzione di voler scrivere canzoni importanti.

LA BAND

Gae Campana, voci e chitarre, 50 anni.

Luca di Diego, chitarra, 41 anni.

Sebastiano Cicchetti, basso (subentrato a Renato Verì che ha suonato il basso nel disco).

Carlo Fantini, tastiera, 38 anni.

Emiliano Buzzelli, batteria, 34 anni

I Testi

I testi sono tutti in lingua italiana e le canzoni affrontano in modo diretto e nello stesso tempo elegante, temi importanti.

Ad esempio: “Portami a casa” parla di un uomo in fuga che cerca una nuova casa, il riferimento è al dramma dei migranti.

“Giorno dopo giorno” è una canzone che parla di un papà che vede crescere il proprio figlio e, nello stesso tempo si sente incapace di contenere questa crescente distanza.

“Voglio vivere in un posto lontano” parla di una donna dai ricordi confusi, il riferimento è ai malati di Alhzeimer.

“Quando la testa frulla” parla dell’irruenza giovanile, bella e insidiosa, delle responsabilità, dell’omologarsi.

“E’ solo un attimo” parla di una persona che ha deciso di tagliare col mondo e pianifica freddamente il suo progetto.

“Il Tatuaggio elettrico” è il singolo cui è abbinato il videoclip ed è dedicato al giovane Andrea Pazienza, il testo è ispirato al libro :” Pazienza - Geografia della memoria” di Enrico Fraccacreta, Michele Trecca, Enzo Verrengia. Edizioni Biblioteca economico giuridica Felice Chirò, San Severo 2004.

Opera in copertina: Ecce Homo di Nicola Antonelli

Progetto grafico e disegno nella seconda di copertina:Luca Di Francescantonio

Foto di copertina Gianluca Scerni

Produzione artistica Lucio Piccirilli

Produzione Area Sonica Viva Music

Agenzia di stampa Suburbana lab

Videoclip: Renato Barattucci, Simona Bassanini, Gianfranco Senese, foto Roberta Verzella