

Andrea Sertori
Andrea Sertori - Milky River
Ho iniziato i primi studi classici di pianoforte all’età di 9 anni e le mie prime esperienze tastieristiche all’età di 15.
Con gli Avanguardia, band indipendente di rock alternativo, ho registrato il mio primo album ‘Al di là del mare’ (tra l’altro recentemente replicato con un Ep nel 2019). Con questa band sono aumentate progressivamente sia per quantità che per importanza i concerti dal vivo e le partecipazioni a compilation rock per band emergenti, a cui sono seguite svariate apparizioni radiofoniche ed articoli di giornale.
Parallelamente all’attività di tastierista, ho continuato il mio studio del pianoforte al fine di perfezionare il più possibile la tecnica e la sensibilità pianistica.
Oltre al pianoforte, è nata nel corso degli anni la grande passione per i sintetizzatori, soprattutto analogici, con i quali sono spesso riuscito a soddisfare l’intima esigenza di esplorare il suono e ricercarne uno proprio, per poi trasferirlo nella musica delle band a cui ho militato.
Lo studio dei sintetizzatori mi ha permesso di imparare a coniugare musica pianistica classica a musica elettronica.
Da tastierista attivo in alcune band di musica elettronica e rock (su tutte Simula Fake e Gyzah), è successivamente sorta l’esigenza di realizzare un lavoro proprio, da solista.
Di qui la pubblicazione, nel 2017, di ‘Mosaic Room’, Ep di 5 tracce strumentali dove emerge con forza il pianoforte, ma dove spesso si insinuano suoni di sintetizzatori.
Nel 2018 ho pubblicato ‘Pachelbel’s Canon Synth Mode’, rielaborazione personale in chiave contemporanea del famoso brano di musica barocca.
Tra il 2019 ed l’inizio del 2020 sono stati pubblicati diversi singoli, brani strumentali dove continua il connubio tra piano classico e synth.
L’ultimo brano pubblicato è ‘The rainbow Bridge’, un brano dove prevale l’arrangiamento orchestrale, dedicato al mio grande amico che se n’è andato.
